Nella mia esperienza ho incontrato persone convinte la meditazione fosse qualcosa che non gli appartenesse, qualcosa che non fosse contemplabile con il proprio stile di vita.
Le eccezioni più comuni sono state “Ho giornate molto piene, non ho tempo”, “Sono una persona pratica, ben ancorata a terra”, “Non credo in queste pratiche orientali”, “Ho paura di stare male”.
Pur partendo dal presupposto di rispettare ogni punto di vista e soprattutto ogni sentito interiore, qui emerge un errore rispetto a cosa davvero sia la meditazione:
meditare non è privilegio delle civiltà orientali, dei monaci buddisti o di chi sceglie una vita da eremita, in solitudine e rispettando ritmi di vita lenti. Assolutamente no. Questo è un bias diffuso che confonde e allontana da una pratica, la meditazione, di cui tutti abbiamo necessità.
Poiché, per quanto le nostre agende personali e familiari possano essere fitte di attività c’è un innato bisogno di avere un momento di tregua.
Una tregua fisica – fermarsi – e una mentale ovvero smetterla di pensare. Il rimuginio (il pensiero continuo e ripetitivo) non è utile né alle situazioni di tutti i giorni da risolvere né al corpo: spesso non aiuta a riposare durante le ore notturne, ci crea tensioni muscolari che possono provocare dolori, distrae dai veri obiettivi…
La mente ha senza dubbio un ruolo utilissimo nella nostra vita però anche la connessione con il nostro corpo è fondamentale. E la meditazione sposta l’attenzione proprio sul corpo e aiuta a rilassarlo.
Di cosa si ha bisogno per svolgere una pratica meditativa? Principalmente di un punto di appoggio comodo e di una funzione del corpo: la respirazione.
Il respiro è il ponte fra il corpo e la mente, elemento che li riconcilia […] Il respiro fa parte di entrambi ed è l’unico strumento in grado di riunificarli […] e donare a entrambi pace e calma
Thich Nhat Hanh
Avere un hobby, fare attività fisica, svagarsi con un libro o un film sono ottime attività da coltivare e hanno più forza se integrate con il sapere meditare.
L’abbiamo detto, per meditare non si intende chiudersi in un tempio buddhista oppure sforzarsi di sedere nella posizione del loto a occhi chiusi nella propria camera. No. È imparare a respirare nel modo corretto, a trattenere solo i pensieri utili e possibilmente uno alla volta e la meditazione può essere esercitata in ogni momento della giornata.
Ecco perché, sì, dovresti meditare.
Ti regalo un esercizio, provalo:
– scegli un’azione che svolgi quotidianamente, una cosa semplice (a titolo puramente esemplificativo: spalmare una crema sul viso, piegare dei panni, farsi una doccia o la barba, pettinarsi, cambiare la terra a una pianta) e decidi consapevolmente di svolgerla rallentando e osservando ogni tuo singolo movimento, soffermati ad ascoltare i rumori, senti se percepisci degli odori, lascia che il corpo si muova lentamente. Poi concludi la tua azione e ritorna alla quotidianità.
Puoi fare altre esperienze di meditazione, vieni ad una delle date proposte da Energydea. Ti aspettiamo per condividere qualcosa di bello.
Alessandra Bonizzoni