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Pratica Cerimoniale: Un Meraviglioso Mondo da Scoprire

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Le pratiche cerimoniali sono un’opportunità per aprirsi a tutto ciò che la vita offre: attraverso l’immaginazione si può imparare ad accantonare ferite, traumi e convinzioni auto-sabotanti; credo sia sempre fantastico alleggerirsi dalle zavorre mentali e imparare a dare peso a ciò per cui vale la pena vivere, ormai tutti lo sanno: più stiamo bene con noi stessi più possiamo essere d’aiuto – con leggerezza – alle persone intorno a noi.

La pratica cerimoniale conduce in un luogo capace di regalare un rapporto più profondo con la vita, permette di avere un momento volutamente programmato, per ascoltare ed esprimere le emozioni, è un’ottima occasione per dare un appuntamento al proprio benessere e scaricare l’energia opprimente trattenuta nel nostro corpo.

Dalla modalità del fare alla modalità dell’essere.

Le cerimonie – dalla realizzazione di un altare personale al viaggio sciamanico – esercitano un profondo impatto a livello subconscio, creando un cambiamento positivo. Come? Partendo dal concetto di neuroplasticità: il cervello è duttile, si modifica in base alle esperienze che si vivono e può far guarire dai malanni emotivi e fisici.

Gli sciamani furono i primi a insegnare la neuroplasticità, pur non avendo studiato le neuroscienze sapevano che le parole, i pensieri e i sogni a occhi aperti possono procurare danno o viceversa, dare benessere. 

Ci si può servire della neuroplasticità permanendo nello stato di gratitudine e coltivando pensieri, emozioni e ricordi positivi. Si rivolge l’attenzione a ciò che funziona nella nostra vita, anziché a ciò che non funziona. Si è incoraggiati a usare l’immaginazione per aiutare il cervello a manifestare uno stato di benessere fisico ed emotivo. Lavorare sulla gratitudine e mantenere una visione positiva sono i due principi chiave per mettere in atto lo sciamanismo inteso come stile di vita” (cit. Sandra Ingerman “Il libro delle cerimonie”).

Come prepararsi ad una pratica cerimoniale e quale svolgere?

Ogni pratica ha un inizio, una fase centrale e una fine.

Iniziamo!

Scegli un luogo in cui ti puoi isolare per il tempo che servirà e nel quale sei a tuo agio, prima di iniziare: stabilisci un intento e prendi le distanze dalla giornata.

L’intento può essere qualcosa da lasciare andare, un obiettivo da raggiungere, un desiderio, un cambiamento o semplicemente una domanda; prendere le distanze dalla giornata significa meditare, danzare, cantare, fare yoga, recitare un mantra, fare attività fisica… qualsiasi cosa purché ti calmi la mente.

Ora realizziamo l’altare:

ti sarà sufficiente trovare un punto di appoggio dove porre degli oggetti che ti rappresentano e/o simboleggiano i quattro elementi: ACQUA, FUOCO, ARIA, TERRA.

Per esempio il mio altare ha una candela, una pietra, dei fiori, un libro e… dei pesi, dato che mi sto occupando del mio corpo ad oggi, i pesi mi rappresentano, particolare vero?!

Il cuore della cerimonia è la musica, il suono ritmato del tamburo ti aiuterà ad entrare in uno stato di coscienza alterato – ma sempre consapevole e deliberato.

E cosa sono gli stati di coscienza?  Ti faccio un esempio che è più semplice: noi viviamo solo nello stato ordinario (quotidianità, controllo, pensiero) mentre tralasciamo gli stati modificati  (sogno, l’immaginazione, intuizioni, visioni); se ti concedi la possibilità di entrare in contatto con altri stati di coscienza semplicemente ti connetti con il tuo mondo interiore, sembra difficile ma prova ad accendere una musica con il suono ridondate di un tamburo e chiudi gli occhi… poi fai dei respiri profondi e mettiti  in posizione comoda, puoi appoggiare una mano al cuore per ascoltare i battiti e non preoccuparti se arrivano pensieri disturbanti o rumori dall’esterno, ascoltali e scegli di lasciarli andare, continua a respirare, se ti aiuta puoi immaginare uno spazio nella natura, un paesaggio che ti piace e focalizzati sull’intento iniziale, lascia che arrivino le risposte, non importa se sono suoni, pensieri, animali, elfi, o nulla, abbi fede.

Quando sentirai che per te è il momento potrai tornare alla quotidianità.

La chiave del potere sciamanico è il suo essere un sistema di rivelazione diretta, lo sciamanismo si affida alla nostra capacità di risvegliare la conoscenza intuitiva anziché cercare di definire con la logica i misteri profondi.

Andare in profondità è un processo passivo, abbandonati alla magia e continua a praticare

Alessandra Bonizzoni